mercoledì 30 maggio 2007

Alla Locanda del Corno d'Oro

La locanda è il posto di ritrovo dei custodi in cui possono bersi della buona birra, riempirsi la pancia di braciole e raccontarsi storie. Per presentarvi la locanda riporto qui gli avvenimenti accaduti l'altra sera nella sala principale:


Una serata davanti al fuoco

"Un posto lo trovo di certo signori, vogliate attendere un attimo...ecco, il primo tavolo sulla destra dovrebbe andare bene, accomodatevi.Cosa posso portarvi? Abbiamo birra dall'ottimo malto e anche vino e sidro per i palati, diciamo così, più raffinati.Ed ora, hum, non vorrei sembrare fuori luogo ma, potreste raccontarmi cosa stà accadendo là fuori?"


Con queste parole Bardolino, l'oste della locanda accoglie i primi avventori della serata. Questi sono un Hobbit, un Nano ed un alta Elfa. Il primo ad entrare ed accomodarsi al tavolo fu GhiroTuc, l'hobbit. "per me, oste, una buona birra per placare la sete.e per lo stomaco un tozzo di pane e del formaggio ben stagionato" A fianco dell'hobbit si sedette il nano dai rossi capelli "Birra anche per me, ma quello che sento è profumo di arrosto di cinghiale? una porzione abbondante se è possibile" Ordinò deciso.

L'Elfa invece resto in piedi e avvicinatasi all'oste inchinando leggermente il capo in segno di rispetto disse "Mae govannen. Un tavolo isolato, per piacere, il più lontano possibile dai nani. E anche un bicchiere del miglior vino che avete, se possibile. Grazie."

Nel sentire le parole dell'elfa Ghiro interviene cercando di prevenire l'ennesimo scontro fra Elfi e Nani "orsù, leggiadra elfa, non è il momento per i risentimenti razziali, oggi è un giorno speciale, è l'inaugurazione della locanda!mettete da parte l'orgoglio e venite a sedere insieme a tutti noi, nani, uomini o hobbit che siano. così nei giorni a venire avrete un argomento in più contro i nani, le loro maniere a tavola! ma ora permettetemi di offrirvi una bevuta a vostra discrezione e sedete con noi in puro spirito di fratellanza" L'alta figura accettò allora di sedersi al tavolo degli altri custodi, provvedendo comunque a frapporre l'hobbit fra lei e il nano. In quel momento Alrik entrava nella taverna borbottando fra se parole che se sentite dall'elfa avrebbero subito scatenato un acceso confronto. La serata continuo con un'animata conversazione fra l'hobbit ed i nani, mentre i boccali di birra rapidamente si susseguivano alla tavola. L'elfa restia ad intervenire, nonostante l'insistere di Furiadoc, fissava l'ampio camino nella parete vicina sorseggiando un vino elfico, dai sapori vivi come i ricordi che in lei suscitava. Silenziosamente si allontano dal tavolo.

Khamea entrò circospetta guardandosi intorno.Vede ad un tavolo gli amici del suo Khazahal. Sono decisamente allegri: già dall'esterno della locanda aveva sentito le loro urla, le loro grasse risate...e i rutti.In lontananza ed isolata dagli altri nota l'altezzosa ma regale Mithlin.Non vede o nota nessun altro, troppo confusa ed incerta per soffermarsi su qualcosa di diverso dalle sue sensazioni.Vorrebbe riuscire a socializzare, ma le sembra che qualsiasi scelta farà, dovunque si siederà si sentirà sempre e comunque sola. Poi khaza Xiv, pur avendo guardato nella sua direzione, non ha fatto alcun gesto di invito.Con la testa bassa, sperando di non essere notata da nessuno, si avvicina al tavolo più lontano e più in ombra della sala, decisa a finire l'erba pipa a sua disposizione, innaffiandola con dell'ottima birra...tutto sommato la vita riserva ancora qualche piacere.



to be continued...

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