PROLOGO
Pensieri di Xiv:
Mi avete forse visto combatere negli ultimi mesi?
mi avete forse visto fuori da una taverna dalla "notte del guanto maledetto"?
Non so neanche piu se il braccio regge ancora il peso dello scudo
GoodAle è appesa al cinturone da cosi tanto tempo che il filo della sua lama non è buono neanche per tagliare un orecchio appuintito.
L'armatura sta arruginendo trascurata nel baule.
Ma certo voi non potete capirmi, solo la scura amica dalla bianca chioma mi capisce, mi tiene compagnia e allontana il dolore delle ferite i ricordi ancora piu dolorosi di quella notte.
cercando di guardare il vecchio amico Thorombar, gia non ricordava le sue ultime parole, beh non erano importanti pensò, si sporse troppo dallo sgabello e cadde al suolo ai piedi del bancone. Forse perse i sensi, forse si addormento, ma di sicuro le ombre del passato vennero a tormentarlo subito....
----------------------------------------------------------------------------
Neryel si accigeva a raggiungere la casa dei Custodi quando un istinto tutto femminile la fece deviare dai suoi passi.Arrivata alla taverna andò a colpo sicuro nell'angolo più buio a recuperare l'amico: Xiv giaceva immobile ancora con il boccale in mano i capelli rossi appiccicati al viso dal sudore che a malapena coprivano i capillari rotti in viso."Xiv Svegliati" disse lei in tono imbarazzato"è tempo di tornare a casa"Il nano aprì gli occhi, la guardo con sguardo attento e intenso e solenne le disse:"Chaoh Neryhl! shto bhenisshiiiimo thranchuiiillahhhhh"li si interruppe e crollò nuovamente nel suo stato di coma etilico.il lato positivo era che aveva smesso di parlare...il suo fiato era terribile e pareva di stare a goblin town dopo una carneficina.Neryel sospirò e provò a caricarselo in spalla con esito negativo: pesava un esagerazione. Alla fine riusci a caricarlo sullo scudo e , dopo avere salutato il taverniere, cominciò a trascinare l'amico per la starada di casa grazie anche alla neve che agevolava lo scivolamento del bisonte rosso."Nheryheel"la guardiana si fermò e si girò verso Xiv "Dimmi""Graschhee"Il nano le regalò un grosso sorriso...e copisamente vomitò.
----------------------------------------------------------------------
Thorombar venne chiamato da una voce femminile che bene conosceva. Uscì di casa e vide Neryel che stremata trascinava il suo coinquilino. Aveva visto Xiv poche ore prima nella taverna, ma da allora le sue condizioni erano decisamente peggiorate. Un nano ubriaco a Thorin's Hall era sicuramente un evento raro, ma un nano riverso sullo scudo di un'umana in mezzo al suo stesso vomito non si era davvero mai visto."Grazie Neryel, adesso puoi andare, ci penso io e perfavore... fa in modo che la cosa rimanga tra noi. Cerchiamo di ritardare il più possibile l'arrivo della notizia al Gran Maestro e al Re. Almeno il tempo di rimetterlo in piedi". L'umana annuì con la testa, guardò ancora una volta Xiv e si allontanò dal giardino.Thorombar si caricò facilmente l'amico sulle spalle meditando sulla scarsa resistenza delle umane rispetto alle donne della sua razza e senza apparente sforzo lo scraventò dentro la fontana che abbelliva l'ingresso della loro abitazione. Lasciò l'amico a mollo per qualche minuto costatando che l'entità della sbronza superava di gran lunga la bassisima temperatura dell'acqua. Lo riprese quindi sulle spalle e, dopo averlo spogliato dell'armatura lo distese nel letto.Molti quel giorno videro Thorombar lavorare con grande intensità nella grande forgia di Thorin. Qualcuno notò che stava lavorando alla famosa ascia GoodAle donata tempo addietro al suo amico. Pochi videro che era impegnato a rifare il filo alla lama.Nessuno osò disturbarlo dopo aver incrociato il suo sguardo.